
14 Feb Come andare in pensione nel 2022
Il nostro sistema previdenziale è in continua evoluzione, nel 2022 abbiamo una serie di novità apportate dalla legge di Bilancio 2022.
Rimangono confermati i requisiti per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata, si introduce “quota 102” per il solo anno 2022. Per un anno si proroga opzione donna e l’Ape sociale. Si ha un ampliamento delle categorie che possono accedervi. Misure particolari sono previste per alcune categorie quali operai edili, ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.
Ecco una sintesi dei requisiti richiesti dalla normativa vigente
Pensione di vecchiaia
67 anni di età e 20 anni di contribuzione
Non si applica la finestra
Per i lavori gravosi 66 annui e 7 mesi con 30 anni di anzianità contributiva
Pensione anticipata
42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne
Si applica finestra mobile trimestrale
Per i lavoratori precoci appartenenti a particolari categorie (disoccupati, invalidi civili, caregiver e lavoratori addetti a mansioni gravose) 41 anni di contributi, con finestra mobile trimestrale
Quota 102
64 anni di età e 38 anni di contributi con finestra mobile trimestrale o semestrale per i dipendenti pubblici
Opzione donna
Occorre avere entro il 31 dicembre 2021 un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome)
Si applica la finestra mobile pari a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti, e 18 mesi per le lavoratrici autonome, rispettivamente, dell’anno scolastico o accademico
Ape sociale
Può accedervi chi maturi il requisito di età (63 anni) tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021 e rientri in una delle categorie previste dalla normativa:
– i disoccupati
– i lavoratori che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado con disabilità grave
– i lavoratori affetti da riduzione della capacità lavorativa almeno pari al 74 per cento
– i lavoratori che da almeno 6 degli ultimi 7 anni di lavoro, svolgono in maniera continuativa una delle professioni difficoltose e rischiose elencate dalla normativa
Agli appartenenti alle prime tre categorie è richiesta un’anzianità contributiva minima di 30 anni, che sale a 36 per la quarta.
Per gli operai edili, per i ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta il requisito dell’anzianità contributiva è ridotto a 32 anni
Articolo a cura di Donatina Lucia, Consulente del Lavoro e CTU
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