
12 Apr Il Fondo Impresa Femminile del MISE
5 Maggio 2022, è questa è una delle date da appuntare per accedere al nuovo Fondo Impresa Femminile del MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, che finanzierà con un mix di Fondo Perduto e Finanziamenti a tasso zero fino all’80% delle spese di progetti proposti da aziende a maggioranza femminile.
Con 200 Milioni di Euro di dotazione, il Fondo costituisce infatti uno degli strumenti principali con i quali il MISE utilizzerà i fondi del PNRR per contribuire al bilanciamento della presenza di genere in ambito imprenditoriale.
E in effetti, per tipologia di spese ammesse, che coprono una larghissima maggioranza dei costi e investimenti aziendali, per l’ampiezza della platea di aziende destinatarie, da costituire o costituite, e soprattutto per l’intensità del Fondo Perduto concesso, senza distinzione geografica, il Fondo Impresa Femminile promette di essere uno strumento formidabile.
Come per tutti gli strumenti di finanza agevolata, la prima cosa da capire è se l’azienda, o la futura azienda, rientra nei parametri di ammissibilità del singolo bando.
Qui, di fatto, l’unico e più grande vincolo è quello di essere una Impresa Femminile, e per definirla il MISE ci dice che l’azienda deve:
- Avere almeno i due terzi dei soci e i due terzi degli organi di amministrazione donne, se si tratta di una società di capitali, oppure
- Avere il 60% della compagine sociale costituita da donne, se si tratta di società cooperative o società di persone, oppure
- Essere una impresa individuale oppure una libera professionista
- Avere almeno i due terzi dei soci e i due terzi degli organi di amministrazione donne, se si tratta di una società di capitali, oppure
- Avere il 60% della compagine sociale costituita da donne, se si tratta di società cooperative o società di persone, oppure
- Essere una impresa individuale oppure una libera professionista
Verificate queste condizioni, è possibile accedere al bando, che prevede percorsi e agevolazioni diverse a seconda dell’età dell’impresa.
Entità da costituire o con meno di 12 mesi
In questo caso i progetti possono essere di massimo 250.000 Euro e in caso di vittoria godranno di un contributo a fondo perduto pari all’80% per progetti fino a 100.000 Euro (e con un contributo massimo di 50.000 Euro), oppure pari al 50% per progetti fino a 250.000 Euro.
Occorrerà quindi prevedere come apportare la quota mancante di denaro non coperta dal contributo.
I costi ammessi al finanziamento sono praticamente tutti quelli che potete immaginare: immobilizzazioni materiali, immateriali, servizi cloud, costi di Personale (conta solo quello assunto dopo la data di domanda) e in più, il 20% di Circolante, che include ad esempio costi per tutti gli altri servizi ordinari, costi di locazione della sede aziendale e materie prime.
Entità tra 12 mesi e 36 mesi di vita
Per questo tipo di aziende, i progetti finanziabili sono più grandi, fino a 400.000 Euro, e i costi sono coperti all’80%, con una agevolazione così composta:
- 40% come Contributo a Fondo Perduto
- 40% come Finanziamento a 8 anni a tasso zero e senza garanzie
Questo è notevole, la copertura dei costi è molto alta e le spese ammesse sono le stesse delle Nuove Imprese
Entità con più di 36 mesi
La differenza con la categoria precedente è nella base di calcolo dell’agevolazione: viene riconosciuto l’80% dei costi (sempre con lo stesso mix di fondo perduto e finanziamento a tasso zero) ma solo su Immobilizzazioni, Servizi Cloud e Personale.
Per quanto riguarda il circolante, invece, viene dato solamente il contributo a fondo perduto del 40%.
È da sottolineare che l’importo ammissibile del Circolante è un po’ più alto dei casi precedenti, ossia del 25% degli altri costi (ma non superiore all’80% della media degli ultimi tre bilanci)
La durata dei progetti è in tutti i casi pari al massimo a 24 mesi, e questo dato è importante per quantificare i costi ammissibili, soprattutto del Personale.
Le domande saranno gestite da Invitalia, che aprirà il portale per la compilazione il 5 Maggio 2022 per le nuove imprese (e per quelle con meno di 12 mesi) e il 24 Maggio 2022 per le imprese con più di 12 mesi. Due settimane dopo l’apertura per la compilazione sarà possibile iniziare a inviare le domande.
Un elemento cui prestare estrema attenzione è che anche se le risorse sembrano tante, le aziende aspiranti saranno tantissime, quindi è estremamente probabile che all’apertura dell’invio ci sarà il cosiddetto click day: succederà quindi molto probabilmente che ci saranno talmente tante domande che lo sportello chiuderà molto rapidamente subito dopo l’apertura.
Il consiglio è quindi quello di non prendersela troppo comoda con le valutazioni preliminari e di iniziare a buttare giù la cosiddetta “lista della spesa”, ossia una prima bozza di quelle che saranno le spese del progetto che si ha in mente, in modo di essere pronte non appena si potrà iniziare a compilare la domanda.
Articolo a cura di Marco Croella, Executive Business Consultant, partner di Open Professionisti
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