Imu 2023

Acconto IMU

L’Imposta Municipale propria, meglio conosciuta con l’acronimo IMU ha come presupposto il possesso dell’immobile situato in Italia a titolo di proprietà o altro diritto reale. Questa Imposta è dovuta anche dai soggetti non residenti possessori di immobili sul territorio dello stato italiano.

Per gli immobili in comproprietà l’imposta deve essere pagata dai titolari in proporzione alla loro percentuale di possesso.

Per le abitazioni principali (esclusi gli immobili di lusso) e le relative pertinenze l’imposta IMU non è dovuta.

Qualora i componenti del nucleo familiare (vedi il caso specifico di coniugi) abbiano stabilito dimora abituale e residenza in immobili diversi situati nello stesso comune, le agevolazioni per l’abitazione principale si applicano per un solo immobile.

L’abitazione principale è rappresentata dall’immobile utilizzato come dimora del possessore e del proprio nucleo familiare a condizione che vi risiedano anagraficamente.

Anche per l’esercizio 2023 l’IMU si versa normalmente in due rate:

la prima rata (di acconto), entro il 16 giugno 2023, è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU nel 2022;

la seconda rata (a saldo) entro il 18 dicembre 2023 sulla base di un conteggio condizionato dalle aliquote eventualmente aggiornate dai singoli Comuni con specifiche delibere. In caso di mancata pubblicazione nei termini, si applicano le aliquote/detrazioni adottate per l’anno precedente.

Il versamento è effettuato tramite utilizzo del ben noto modello F24, tramite la piattaforma PagoPA o tramite apposito bollettino postale.

Articolo a cura di Alessandro Coppola, Dottore Commercialista e Revisore

No Comments

Post A Comment