Logo OpenAI

Cosa è ChatGPT?

ChatGPT è un chtabot nato per rispondere a delle domande poste dagli utenti. E’ stato sviluppato dalla società OpenAI, sotenuta da Microsoft, adottando un modello linguistico di grandi dimensioni, affinché il dialogo con la sua utenza appaia il più naturale e colloquiale possibile.

Cosa si può chiedere al Chatbot?

Informazioni base come ricette o ricerche

Riassumere testi anche molto complessi

Scrivere mail

Scrivere un codice

Scrivere saggi, canzoni, sceneggiature, poesie, etc.

Scrivere un codice o eseguirne il debug

Per usarlo al massimo è necessario essere altamente specifici nelle richieste. Meglio, quindi, evitare delle domande generiche, per le quali è sicuramente più utile Google. ChatGPT sarà ancora più performante se gli si porrà un interrogativo dopo un altro su uno specifico argomento, per spiegare i dettagli. Il suo è un ottimo lavoro anche quando si tratta di contrapporre e confrontare.

Un ulteriore modo per perfezionare lo strumento è quello di “farlo parlare” con la voce di una “terza persona”, ad esempio “Quali sono stati i risvolti della Rivoluzione francese secondo la politica successiva di Napoleone?”

Ma cosa è nello specifico ChatGPT?

E’ una tipologia di intelligenza artificiale nata per generare testi e contenuti simili a quelli umani in relazione a degli input, prompt, ricevuti. Usa algoritmi di apprendimento automatici per elaborare l’input e generare risposte coerenti in un linguaggio naturale. Deriva da modelli di apprendimento automatico per l’elaborazione del linguaggio naturale, i Large Language Model (LLM). Questi colgono le relazioni statistiche tra una parola e un’altra, riuscendo a scrivere una risposta, prevedendo le parole. I dati di addestramento del bot sono costituiti da una vasta quantità di testi provenienti da diverse fonti, tra cui libri, articoli e forum online.

Quali i limiti?

Nonostante ChatGPT abbia dei filtri etici ed OpenAI lavora per limitare il margine d’errore, il modello presenta delle limitazioni. Può, a volte, dare risposte scritte bene, ma senza senso. E’ spesso prolisso nelle risposte. Presenta margini di errore in calcoli complessi e potrebbe confondere realtà con fantasia. L’AI coglie infatti i rapporti statistici sulle parole, non il significato delle parole e il mondo. Scrive, non capisce!

Può, pertanto, alimentare la disinformazione.

Quale il suo scopo?

ChatGPT e applicazioni similari possono creare enormi possibilità per le aziende, permettendo di automatizzare le attività ripetitive di un essere umano e creando una maggiore interazione con gli utenti.

Esempi del suo uso in azienda:

Compilazione di ricerche

Idee di brainstorming

Scrittura di codice informatico

Automatizzare parti del processo di vendita

Fornire servizi post-assistenza quando i clienti acquistano prodotti

Fornire istruzioni personalizzate

Razionalizzazione e miglioramento dei processi utilizzando l’automazione

Traduzione di testo da una lingua all’altra

Facilitare il processo di onboarding dei clienti

Aumentare il coinvolgimento dei clienti, con conseguente miglioramento della fidelizzazione e della fidelizzazione.

Un’area di grande interesse è quella del customer care, dove si possono automatizzare mote attività umane, generando risposte tramite chatbot.

Secondo McKinsey & co., le funzioni in cui modelli come ChatGPT potrebbero essere usati sono:

Marketing e vendite: creazione di contenuti di marketing, social media e di vendita tecnici personalizzati (inclusi testo, immagini e video); Creazione di assistenti allineati ad attività specifiche, come la vendita al dettaglio

Operazioni: generazione di elenchi di attività per l’esecuzione efficiente di una determinata attività

IT/ingegneria: scrittura, documentazione e revisione del codice

Rischio e legale: rispondere a domande complesse, attingere da grandi quantità di documentazione legale e redigere e rivedere relazioni annuali

R&S: accelerare la scoperta di farmaci attraverso una migliore comprensione delle malattie e la scoperta di strutture chimiche.

E’ importante sapere che Microsoft ha integrato il modello GPT-4 di OpenAI in Bing, il suo motore di ricerca. Il nuovo Bing si basa su un modello di linguaggio di nuova generazione chiamato Prometheus, più potente e versatile rispetto a ChatGPT, e ottimizzato per la ricerca, oltre che aggiornato con dati recenti, mentre ChatGPT attinge a informazioni vecchie ferme al 2021.

E Google cosa sta facendo?

Per saperne di più, continua a seguire Open Professionisti e se vuoi potenziare la tua attività tramite l’utilizzo di applicazioni di intelligenza artificiale, rivolgiti a noi.

Articolo a cura della Dott.ssa Giada Gibilaro

Consulente in Comunicazione

No Comments

Post A Comment