Cosa è il bilancio di sostenibilità?

L’Unione europea definisce il Bilancio di sostenibilità come: “L’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.

Le aree interessate dal bilancio di sostenibilità sono le questioni ambientali, quelle sociali e del trattamento dei dipendenti, il rispetto dei diritti umani, l’anticorruzione e concussione e le diversità negli organi aziendali (in termini di età, genere, percorso formativo e professionale) con la risoluzione di criticità in ambito di inclusività e diversità.

Questo bilancio si rivolge a tutti i portatori di interesse (stakeholder), quali per esempio dipendenti, fornitori, clienti, comunità locali, media, investitori, finanziatori, ecc e riguarda generalmente ed obbligatoriamente le imprese di interesse pubblico di grandi dimensioni, lasciandola volontaria per le PMI.

Negli ultimi anni, però, proprio le PMI si sono messe in gioco proprio per migliorare la propria organizzazione e gestione di processi interni e per una migliore visibilità verso l’esterno in generale in ambito ambientale, sociale e di governance e in termini di miglior comunicazione verso i portatori di interessi in particolare.

Nell’epoca della transizione ecologica e della crescente attenzione ai temi ambientali, lo sviluppo di qualsiasi attività imprenditoriale deve tenere conto, tra l’altro, dell’impatto ambientale di ogni investimento operato dall’azienda. Secondo il moderno approccio imprenditoriale, dunque, le imprese non devono concentrarsi esclusivamente sull’incremento dei guadagni ma sono portate a prestare la medesima attenzione a ciascuno dei criteri che compongono il paradigma “Persone, Pianeta, Profitti” (PPP). Per valutare l’aderenza delle imprese commerciali a questo paradigma, sono stati introdotti i criteri ESG (Environmental, Social and Governance), che oggi costituiscono il caposaldo di un’attività imprenditoriale sostenibile e responsabile. Tali criteri prendono in esame il modo in cui un’azienda contribuisce alle sfide ambientali (riduzione delle emissioni, lotta ai cambiamenti climatici), tratta i propri lavoratori (gestione del capitale umano, pari opportunità, sicurezza sul lavoro) e gestisce la propria struttura societaria (remunerazione, strategia e pratiche fiscali), ma per effettuare una valutazione veritiera e realistica del livello di sostenibilità ESG raggiunto dalle aziende è necessario analizzare in profondità le pratiche in uso all’interno degli ambienti lavorativi e gli obiettivi aziendali nel breve e lungo periodo, non limitandosi a superficiali questionari di autovalutazione che spesso restituiscono un quadro poco limpido e scarsamente rappresentativo della situazione effettiva” (dal nostro partner ESG Portal

https://www.esgportal.eu/it/

https://roma.repubblica.it/dossier-adv/eccellenze-lazio/2022/04/29/news/il_valore_aggiunto_della_sostenibilita_aziendale-347380812/

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