Nuovo codice della proprietà intellettuale

Nuovo codice della proprietà intellettuale

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy, ha approvato il 1° dicembre scorso un disegno di legge di modifica al Codice della Proprietà Industriale di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30.

Il disegno di legge si inquadra nella riforma del sistema della proprietà industriale, prevista dalla Milestone M1C2-4 del PNRR, in coerenza con il “Piano di azione sulla proprietà intellettuale per sostenere la ripresa e la resilienza dell’UE”, adottato dalla Commissione europea.

Gli obiettivi da raggiungere sono: il rafforzamento della competitività del sistema Paese e della protezione della proprietà industriale; la semplificazione amministrativa; la digitalizzazione delle procedure in materia di titoli di proprietà industriale.

Il provvedimento:

– introduce il divieto di registrazione di marchi evocativi o usurpativi di indicazioni geografiche e denominazioni di origine protetta;
– riconosce la protezione temporanea dei disegni e modelli esposti in fiere nazionali o internazionali;
– stabilisce che i diritti nascenti dalle invenzioni realizzate dal personale di ricerca spettino alla struttura di appartenenza dell’inventore, salvo il diritto di quest’ultimo di esserne riconosciuto autore e, al contempo, si riconosce l’autonomia di università, enti pubblici di ricerca e IRCCS per disciplinare le premialità connesse all’attività inventiva;
– rafforza il controllo preventivo rispetto al deposito relativo alle domande di brevetto potenzialmente utili per la difesa del Paese e se ne accelera la procedura;
– accelera i tempi dei giudizi presso la Commissione dei ricorsi avverso i provvedimenti dell’Ufficio italiano brevetti e marchi;
– sopprime l’obbligo di trasmettere all’UIBM la documentazione cartacea depositata presso le Camere di commercio;
– amplia il ruolo di tutela del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per la — tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche, in assenza di Consorzi di tutela;
– prevede che la regolarizzazione dei pagamenti tardivi inerenti ai titoli di proprietà industriale sia subordinata al pagamento del diritto di mora per ogni annualità incompleta o irregolare.

Articolo a cura dell’Avvocato Andrea Valente Cioncoloni dello Studio Consulenza Brevetti Cioncoloni S.r.l. partner di Open Professionisti.

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