
09 Mar Voucher 3i: misura agevolativa del MiSE destinata a Start-up innovative
Investire In Innovazione sono i termini da cui trae origine l’acronimo che conferisce il nome alla all’agevolazione “Voucher 3i” promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestita da Invitalia. La misura agevolativa, sotto forma di voucher, può essere concessa alle start-up innovative (non alle PMI innovative) iscritte nell’apposito registro, tenuto da ciascuna Camera di Commercio, – anche costituite in forma di cooperative – non quotate in mercati regolamentati. Il voucher è destinato a supportare le imprese nell’acquisizione di servizi specialistici destinati all’innovazione attraverso l’acquisto di prestazioni consulenziali inerenti la tutela brevettuale.
Il voucher consta di tre misure:
- Verifica della brevettabilità di una potenziale invenzione;
- Stesura e deposito in Italia del testo di una domanda di brevetto di invenzione (sono esclusi le domande di brevetti per modelli di utilità);
- Deposito in Paesi esteri – anche attraverso accordi sovranazionali gestiti dall’EPO e da WIPO – della domanda di brevetto di invenzione che rivendichi la priorità italiana.
Ciascuna impresa può richiedere al massimo, nell’arco di un anno, tre voucher per ciascuna tipologia di servizi sopra menzionati. Pertanto, una start-up in un anno potrà chiedere al massimo nove voucher finalizzati all’acquisto dei servizi specialistici dedicati alla tutela dell’innovazione.
E’ una misura c.d. “a sportello”, pertanto non ci sono graduatorie o termini per la presentazione delle domande le quali vengono valutate in base all’ordine di presentazione e fino a esaurimento fondi che, per il triennio 2019-2021, ammontano a 19,5 milioni di euro.
Il vantaggio: la start-up innovativa ha un forte abbattimento di costi – in alcuni casi può essere pari al 100% – in quanto tutte le prestazioni consulenziali (pareri, redazione del testo della domanda di brevetto, gestione del deposito, …) vengono sostenuti attraverso il voucher che viene corrisposto, da Invitalia, direttamente al prestatore del servizio. Inoltre, la start-up innovativa avrà l’ulteriore vantaggio di non aver neppure un passaggio di cassa in quanto i compensi del consulente verranno corrisposti direttamente al consulente da parte di Invitalia.
Le imprese agricole non possono sfruttare il Voucher 3i perché all’agevolazione si applica il regolamento Comunitario 1407/2013 de minimis, il quale esclude espressamente gli aiuti concessi alle imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli.
Un’opportunità da cogliere rapidamente per tutte le start-up innovative iscritte nell’apposito registro che necessitano di tutelare i propri brevetti con costi ridotti all’osso – o azzerati – e con pochissime incombenze.
Articolo a cura dell’ Avv. Andrea Valente Cioncoloni
STUDIO CONSULENZA BREVETTI CIONCOLONI S.r.l.
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